Delle fughe, o Conseguenze, over
Reditte, che dire vogliamo. G.Zarlino Istituzioni - Cap.51
Et quantunque, osservando le regole
date sul contrappunto, non si ritrovasse nelle composizioni alcuna
cosa, degna di riprensione, essendo purgate da ogni errore e non si
udisse in esse, se non buona e soave harmonia; mancherebbe loro un non
so ché di bello, di leggiadro e di elegante, quando non si udisse quel
procedere che fanno le parti, alle volte, l’una dopo l’altra, detto
Fuga o Conseguenza, che alcuni chiamano anche Reditta, che significano
la stessa cosa che è una certa replica di alquante voci o di tutta la
cantilena che contiene in una parte fatta da un’altra voce dopo un
certo tempo, procedendo per le stesse o simili figure cantabili, per i
medesimi toni e semitoni o qualcosa di simile. Questa conseguenza si fa in diversi
modi, all’unisono, alla quarta, alla quinta, ed alla ottava sopra o sotto alla
guida. Questa maniera di cantare, non è
solamente dilettevole, ma contiene in se una certa eleganza, tanto più
quando procede con ordine e contrappunto secondo le regole. Vi sono però due sorti di Fughe o
Conseguenze, cioè Legate e Sciolte. Le prime sono quelle che sono
ordinate in maniera tale che quella melodia che si ode in una certa
voce viene cantata anche da un’altra voce, con le medesime figure
cantabili, le medesime pause ed ogni altro accidente ancora. Le Conseguenze sciolte si ritrovano
tra quelle parti che non cantano tutto con i medesimi mi obblighi, ma
solamente una parte della melodia procede in Fuga per un certo numero
di figure e il resto delle figure non è sottoposto a tale legge. Si deve anche avvertire che quella
voce che comincia la Fuga legata, o sciolta che sia, è detta Guida e
quella che la segue è detta Conseguente. Va detto anche che quando Guida e
conseguente sono molto ravvicinati (di una Minima o di una Semibreve,
restringe alquanto le possibilità di varietà melodica, inducendo
chiunque a fare quasi le stesse cose e cadere in un modo comune di
comporre, per questo, meglio usare di rado le Fughe ravvicinate,
allontanando alquanto il Conseguente dalla Guida che lo genera per
avere nuove e variate Fughe.
Acciocché si cavi qualche frutto da
quello che ho detto, ho posto prima un paio di esempi di Fughe sciolte
fatte sopra canto fermo, in quanto, per quelle che sono intessute tra
parti diminuite si trovano al cap.43 (vedi capitolo riguardante i
contrappunti sopra Canto Figurato e nell’esempio “tutto di Fantasia” al
link:
Nelle fughe che si chiamano Legate,
si osserverà che siano poste l’una con l’altra in conseguenza rigorosa
di un certo intervallo (Unisono, quarta, quinta e ottava).
Fatto ciò, si piglierà la parte che
incomincia a cantare, cioè la Guida e si scriverà di lungo. Dove il
Conseguente ha da incominciare a cantare,
si porrà un segnotIl quale va detto dai Musici: Presa, ed alla fine, dove avrà da
fermarsi, si segnerà la Guida con questo segno U chiamato
Coronata. Alcuni musici poco intelligenti,
nominano Canon quello che dovrebbero dire Fuga o Conseguenza ovvero
Reditta.
Non voglio però evitare di dire che
esiste un’altra sorte di conseguenza, o Fuga, la quale si fa per gli
stessi intervalli per movimenti contrari, detta Fuga o Conseguenza per
Levazione e per Abbassamento di voce, il qual modo è usato dai
buoni pratici, nel comporla si procede allo stesso modo nel quale si
procede per le altre. Non di meno possono essere anche queste di due
specie: Legate o Sciolte. Ma siccome le Sciolte sono le più facili,
verrò a mostrare quelle Legate, che sono alquanto più difficili. Se noi dunque ordineremo la Guida
col Conseguente, che procedano l’un contro l’altro per movimenti
contrari, osservando di porre quegli stessi intervalli di Toni e
Semitoni, sia in una parte che nell’altra, non v’è dubbio che queste
parti si potranno ordinare in diverse maniere. [La naturale disposizione delle
parti in Riverso per Contrario, si ottiene quando si renderà speculare
l’esacordo
UT RE MI FA SOL LA con la parte opponente
LA SOL FA MI RE UT, nel senso che al
UT corrisponda il LA, al
RE corrisponda il SOL, al
MI il FA, al
FA il MI, al
SOL il RE, al
LA l’UT].
[Esempio in cui al LA della Guida,
risponde l’UT del Conseguente].
Volendo poi scrivere per lungo
questi esempi, si potranno ordinare in maniera che i conseguenti
abbiano le loro chiavi che dimostrino per quali corde dovranno
procedere per cantare [per riverso contrario] la parte della Guida. Queste chiavi si porranno sempre
prima di quella della Guida e tra queste si porranno le pause che il
conseguente avrà da fare prima di cominciare a cantare.  Ruotando a 180 gradi si rende
evidente la linea corretta di lettura del Conseguente, leggendo la
musica da destra a sinistra. La chiave del Conseguente, che
appare sul quarto rigo, diventerà, capovolgendo il libro, nel secondo
rigo, quindi in chiave di mezzo soprano. I valori e le pause non
mutano, si realizza solo la inversione delle vie, mantenendo tuttavia
la natura degli intervalli]. 
[Per numero di Tempi, si intende
numero di valori di Breve, essendo il tempo la misura che determina se
la Breve contiene due o tre semibrevi] Si deve, oltre ciò avvertire
avvertire, che queste maniere di conseguenza non siano affatto da
disprezzare, perché, oltre che sono belle, eleganti e ingegnose, hanno
anche un certo non so ché di grandezza, essendo un tal modo di comporre
non così comune, come altri lo sono. Perciò, chi si vorrà esercitare nel
comporre in simili maniere, non è dubbio che in breve tempo diventerà
un buon musico. Sia che le conseguenze siano Legate,
che sciolte. Si avverta che le maniere di fare
Fughe è praticamente infinita e sarebbe lungo parlare di tutti, uno per
uno, ma ho posto solamente quelli, acciocché siano un lume e una guida
a ciascuno che vorrà entrare in questa bella, ingegnosa e onorevole
fatica.