Delle
Imitazioni, & quel che elle siano. G.Zarlino Istitutioni -
Cap.52
Non di poco utile è la Imitatione
alli compositori; perché, oltre l’ornamento che porta alla musica, è
cosa da ingegnoso, ed è molto lodevole: ed è di due sorti, così come la
Fuga, cioè Legata & Sciolta. E’ dai pratici spesso chiamata Fuga,
ma tra la fuga e l’Imitazione, è che la Fuga, legata o sciolta che sia,
si ritrova [a coinvolgere] molte parti della cantilena, le quali, tra
moti simili o per contrari, contengono quegli stessi intervalli che
contiene la Guida, come ho mostrato nel Capitolo.51. Ma la Imitazione,
sciolta o Legata come si vuole, quantunque si ritrovi tra molte parti,
come mostreremo, e proceda allo stesso modo, non di meno non cammina
per quegli stessi intervalli nelle parti conseguenti, che si ritrovano
nella Guida. D’altronde, come la Fuga si può fare
all’Unisono, la seconda ecc., così anche l’Imitazione si può accomodare
ad ogni intervallo. Diremo dunque che l’Imitazione è
quella, la quale si trova tra due o più parti, delle quali il
Conseguente, imitando i movimenti della guida, procede solamente per
gli stessi gradi, senza avere altra considerazione degli intervalli. Ma per maggiore chiarezza verrò ad
un esempio particolare, dal quale si verrà a conoscere quello che ho
voluto dire. [Si tratta di Imitazione sciolta e
contraria]
 Le imitazioni che si fanno per
movimenti contrari, hanno, al medesimo modo che hanno le Fughe, la
Guida ed il Conseguente, per cui si fa anche uso di scrivere in lungo
la Guida, agli stessi modi che furono usati per le Fughe, cioè porre le
loro Prese o Coronate come ho già mostrato. Qui di il Canone o Regola di queste
Imitazioni si scrive allo stesso modo. Si canta alla seconda o alla terza,
o pur ad altre simili, in Acuto, o al Grave, pausando due tempi, o più
o meno, & se le parti procedono per movimenti contrari, si aggiunge
questa indicazione “per movimenti contrari”. Si deve poi avvertire che nelle
Sciolte, si può cavare il conseguente dalla Guida, parte per Imitazione
e parte in Conseguenza. Sia per movimenti simili che per moti contrari. Ora, ciascuno sarà avvertito per
sempre, di ordinare in tal maniera le parti della sua composizione,
specialmente nelle Fughe ed Imitazioni legate che procedono per
movimenti contrari, che si possono cantare senza discomodo. E per dare di ciò qualche lume, ho
posto di sopra l’esempio particolare delle Imitazioni sciolte,
acciocché da esso si possa trar frutto di quello che ho detto di sopra;
il ché mostrato verrò poi all’esempio delle Imitazioni legate. La Imitazione legata si potrà
conoscere dal fatto che il Conseguente seguirà la Guida non per gli
stessi intervalli, ma per gli stessi movimenti ovvero gradi, come qui
sotto si vede. E questa si rivela essere
manifestamente una Imitazione e non una Fuga, perché il Conseguente
canta per un ditono più acuto della Guida, E ancora che l’uno e l’altro
procedono per gli stessi gradi, ma non per gli stessi intervalli.

Volendo dunque ridurre tale
Imitazione in una parte sola, la disporremo allo stesso modo delle
Fughe, ponendo di sopra la Regola, che insegnerà quello che si avrà da
tenere nel cantarla.
Ma in quelle imitazioni che
procedono per movimenti contrari, si tiene un altro modo, come mostro
nel prossimo esempio.

E perché si veda in qual maniera si
abbia a procedere, quando si vorrà mettere in una stessa riga, mostrerò
il suo esempio.

Si trovano a volte una sorte di
composizioni simili, ma in cui, Guida e Conseguente, sono parte in Fuga
e parte in Imitazione, come qui si vede. 
La quale si suole ridurre sopra una
parte sola, col suo Canone o Regola in questo modo.
 Perché , comunemente è detta fuga, e
si usa molto spesso nelle composizioni a più voci, come si può vedere
in molte opere di diversi autori. In verità non è affatto da
disprezzare, anzi, porla spesse volte in uso per il fatto che rende la
composizione ingegnosa fa buonissimo effetto.
Ma si deve sapere che nelle Fughe e
nelle Imitazioni, che si trovano nelle composizioni a più voci, Legate
o Sciolte che siano, si possono porre le Quarte e fare molti altri
passaggi che stanno bene, in quanto, le altre parti sono di grande
aiuto al compositore, dato che, a due voci, le quarte non si usano in
quanto non fanno buon effetto. Per alcune di quelle Fughe ed
Imitazioni che si usano nelle composizioni a più voci, ne ragioneremo
altrove.