Regola:
Per cominciare bisogna comporre un contrappunto sopra un Tenor (fermo o figurato che sia) facendo estrema attenzione ad obbedire scrupolosamente le cinque regole sopra indicate.
Si faccia altresì attenzione a formulare un canto che abbia moti variati ed eleganti, evitando false relazioni, con qualche legatura di consonanze, sincopi, valori variati e consonanze ben disposte per moto contrario.
L'esempio che propongo è questo, ma se ne potranno fare in quantità innumerevole su ogni tenor prescelto.
Una simulazione audio per aiutarne la lettura.
In questo primo rivolto, si mantiene il tenor come sta e si manda il contrappunto una decima sotto.
Come si può notare, la 10º si trasforma in unisono, la nona in seconda e così via.
Si noti come le alterazioni transitorie aiutano a creare alcune cadenze oppure a migliorarne la cantabilità.
In questo secondo rivolto del contrappunto creato, sarà il Tenor a spostarsi una decima sopra, lasciando il contrappunto come sta.
L'ultimo rivolto a due voci va a rimuovere ambedue le parti, collocando il Tenore una decima sopra ed il contrappunto una ottava sotto.
Gli intervalli si mantengono gli stessi delle altre due precedenti mutazioni, ma si distanziano di una ottava, rendendo possibile la intromissione di una eventuale altra linea melodica in mezzo a loro.
Questo sarà simile al secondo rivolto a due, ma con la aggiunta della linea del Tenor ripetuta una decima sopra.
Per ultimo vediamo che la ripetizione del Contrappunto una decima sotto trasforma il contrappunto da tre a quattro voci.
Le alterazioni transitorie date in precedenza potrebbero essere modificate, cambiando tono nella aggiunta della quarta voce in basso.