Quel
che si dé osservare, quando si volesse fare una Terza parte alla
sprovveduta sopra due altre proposte. G.Zarlino - Istitutioni...... -
Cap.64
Sogliono alle
volte i dotti contrappuntisti, quando si canta alcuna cantilena a due
voci, aggiungere alla sprovveduta, elegantemente una terza parte, di
maniera, che fanno udire il concento a tre voci.
Onde
io, per non lassare alcuna cosa indietro, che sia utile & di
qualche onore in quest’arte, ho deliberato di mostrare il modo che si
avrà da tenere, venendosi ad esercitare nel cantare cotale parte in
cotale maniera. Et questa impresa ho pigliato volentieri,
concilia che alle volte ho udito alcuni, non dirò
sciocchi, ma presuntuosi affatto, & arroganti, che per dare ad
intendere che in ciò sono molto valorosi, sai pongono a
volere etiando a passare più oltre: impreroché non solamente si contentano di voler fare
una terza parte sopra cotali cantilene, ma di più, sopra qualunque
altra cantilena, se fosse bene a 12 voci, vogliono aggiungere una terza
decima parte.
La qual parte fanno, facendo
solamente contrapunto sopra il Basso, senza vedere alcuna delle altre
parti; & spesso si vagliono di una lor Regola, la quale hanno per
un bel secreto, di porre la parte, che aggiungono lontana dal Basso per
una Terza, oueramente per una Decima; & per tal modo danno ad
intendere alli sciocchi, come sono loro, & che non intendeno più
oltra, che fanno miracoli. Ma quanto ciò sia ben fatto, lassarò
giudicare a ciascuno, che hà qualche giuditio: essendo che,
quando queste lor parti aggiunte si vedessero scritte nel modo, che le
cantano; oltra che da i periti della Musica si odeno le cose, che fanno
contra l'Arte; se bene non sono inscrittura; si scoprirebbeno mille
errori, che fanno contra le Regole communi, & si vederebbeno esser
piene di infinite dissonanze.
Hora per venire al mio primo intendimento dico, che dopo che ciascuno
si haverà ottimamente essercitato nella compositione delli mostrati
Contrapunti, & vorrà aggiungere alla sproueduta cotal parte; sarà dibisogno, che lui dia opera
separatamente per qualche giorno a tal cosa in questa maniera.
Proposto che lui si haverà alcuna cantilena composta a due voci, alla
quale vorrà aggiungere la Terza parte, debbe
con diligenza por mente alli passaggi, & alle modulationi, che
fanno insieme le due parti proposte; acciò possa comprendere, in che
maniera il loro contrapunto sia ordinato; & possa dipoi aggiungere
senza alcuno errore quella parte, che lui vuole.
Et debbe per ogni modo tenere quest'ordine: perche non è sufficiente
(come si auisano molti, che non sanno) una parte sola, a mostrare il
Contrapunto, che si hà da aggiungere nella Terza parte; massimamente
potendosi sopra uno istesso Soggetto porre variati Contrapunti.
Havendo adunque il Contrapuntista
tal riguardo, potrà ottimamente accommodare il suo Contrapunto, in
quella maniera, che li parerà meglio, & li tornerà più commodo;
tanto volendo aggiungere una parte acuta sopra la parte grave delle due
proposte; quanto volendo fare sotto di esse una parte grave.
E' ben vero, che'l porre alle volte la parte, che si aggiunge distante
per una Decima, ouero per una Terza dall'una delle due, torna molto
commodo: Ma bisogna avertire, che quando le proposte fussero per una
Terza lontane l'una dall'altra, & quella che si aggiunge cantasse
per una Decima; tra la aggiunta, & l'una delle due; che sarebbe la
grave, quando la parte si aggiungesse nell'acuto; ouero sarebbe
l'acuta, quando l'aggiunta fusse più grave; sempre si vdirebbe la
Ottaua; & cosi dico, quando fussero distanti per una Decima, &
la aggiunta cantasse per una Terza; Onde se le due proposte havessero
molte Terze, o Decime l'una dopo l'altra; come si sogliono porre alle
volte, si vdirebbeno con
l'aggiunto tante Ottave, senza mezo alcuno; quante erano le
Terze, o le Decime contenute tra le parti; & per tal maniera si
verrebbe a fare errore.
Però è cosa buona, anzi necessaria il
vedere il Contrapunto delle due proposte, per potere schiuare gli
errori, che potessero occorrere: percioche quando si facesse
altramente, sarebbe impossibile di far cosa buona; se almeno non
si havesse alla memoria ciascuna
delle parti.
Et perche può occorrere di accommodare, ouero aggiungere tal parte in
due maniere, cioè ad alcune cantilene, che non saranno composte secondo
gli avertimenti, o Regole date: & medesimamente ad alcune, che
saranno ordinate secondo li modi mostrati di sopra; però il
Contrapuntista non sarà obligato cosi strettamente di osseruare li
Precetti dati di sopra, nel fare la Terza parte, sopra quelle, che
saranno composte senza li mostrati avertimenti; ancora che sarà sempre
lodeuole, quando si potrà fare, che tal parte aggiunta sia posta con
quelle conditioni, che si
ricerca in ciascuna buona compositione.
Ma quando la Cantilena sarà composta regolatamente, debbe per ogni modo stare nella osseruanza
de i mostrati precetti, più che puote: percioche è il douere.
Ma accioche si possa comprendere il modo, che si dè tenere in un
tal negotio, hò voluto aggiungere due Terze parti, variate l'una
dall'altra: aggiunte, dico, ad una compositione a due voci di Iosquino,
che si troua nel Motetto Benedicta es coelorum regina, a sei voci; le
quali, di poi che saranno state vedute, & essaminate, si potrà
vedere il modo, che si haverà a tenere volendo aggiungere tal parte in
alcun' altra compositione composta a Due voci. Ma si debbe avertire, che le parti
aggiunte, alcune volte procedeno per alcuni mouimenti alquanto lontani;
& questo è sopportabile; per la difficultà, che si troua
nell'accommodar tal parte alla modulatione continua della cantilena:
essendo che, altro è il comporre
insieme tutte le parti, & altro è aggiungere a due parti la Terza;
che è cosa molto difficile, & da huomo consumato nella Musica;
& cosa molto lodeuole, quando si aggiunge, che stia bene.