Picerli - Delle regole e modo di fare, e
cantare diversi contrappunti obbligati e doppi sopra e sotto il
soggetto del canto fermo, e figurato. Capitolo X.
* Sebbene con la cognizione delle suddette regole potrebbe il
novello compositore fare diversi contrappunti sopra e sotto il
soggetto del canto fermo e figurato ad ogni modo per maggiore sua
comodità, e facilità, si porranno qui le regole per farne alcuni più
difficili, rendendoli con quelli facilissimi, dando per brevità e
per esempio disteso solo di alcuni, quali serviranno di istruzione
di porre pratica degli altri, o distendere i già fatti, secondo le
intrascritte regole. Ma prima si devono notare i seguenti
avvertimenti.
* Primo. il contrappunto si dice semplice al nostro proposito in due
modi. Primo perché non è fiorito. E secondo perché non è osservato
over obbligato come si è detto nel secondo capitolo in due altri
modi, opposti ai sopraddetti e si dice doppio. Il contrappunto
osservato e di due sorte, cioè con fuga e senza fuga. Con fuga E
quando una parte comincia a cantare e l'altra la segue dopo qualche
pausa dicendo le medesime note, del quale più ampiamente si tratterà
nel capitolo 18, senza fuga poi sarà, quando lo stesso contrappunto
si può riversare o rivoltare o variare o replicare in più modi,
senza alcuna pausa. E questo si chiama propriamente contrappunto
doppio, del quale qui principalmente si tratta.
* Secondo. I suddetti contrappunti si possono fare sopra e sotto il
soggetto quale (non essendosi trovato) si conterrà in quella parte
che comincia a cantare il contrappunto, e si chiamerà parte
principale o antecedente, E tutte le altre, che la seguono (o quella
stessa diversamente dette) si diranno repliche o conseguenti.
Sebbene in questo contrappunto sempre la parte principale (e
conseguentemente le sue repliche) è distinta dal soggetto, come si
vedrà nel progresso.
* Terzo. Il detto contrappunto non si può restringere più, che alla
terza, in quanto alla sua replicabilità, ed alle sue consonanze
diverse in quanto alla sua componibilità; poiché alla seconda (come
anche alla nona, sua derivata) nessun contrappunto e propriamente
replicabile considerando in essa tutte le consonanze, e tutte le
dissonanze come nell'infrascritta tavola si vede. Neanche è
replicabile all'unisono, non essendovi diversità nelle consonanze ne
nelle risonanze, come ivi similmente appare. Deve ancora essere
composto almeno di due consonanti diverse, e di qualche dissonanze,
a quelle più vicine; poiché, sebbene le parti cantano alle volte per
qualche spazio di tempo con molte e consonanze imperfette della
stessa specie, come molte e terze o sesta, ad ogni modo questo non
si può fare sopra il canto fermo, se non con il contrappunto
semplice quale è poco armonioso, e molto languido, per la poca
diversità, che si ritrova nella stessa consonanza perfetta maggiore,
e minore, il note uguali. Ne si deve estendere, o allargare più che
alla quintadecima, anziché (secondo alcuni) non passa la duodecima,
in quanto alla detta replicabilità, né forse (secondo alcuni altri)
in quanto alla componibilità. E quindi è, che nella detta tavola non
vi sono posti più di 15 numeri naturali.
* Quarto. L'intelligenza e l'uso sicuro di detta tavola, e questo.
1. I 15 numeri, posti naturalmente nel primo ordine superiore
(procedendo da man sinistra la mano destra) rappresentano le
consonanze e dissonanze, delle quali Deve formarsi ciascun
contrappunto, da farsi sopra qualsivoglia soggetto secondo le
qualità delle consonanze, e dissonanze, contenute nell'ordine delle
repliche, alle quale esso contrappunto sotto di sé stesso è
replicabile.
2. Gli altri 15 primi numeri posti naturalmente all'in giù e alla
mano sinistra di detta tavola, dimostrano tutte le consonanze, e
dissonanze (eccetto le tre suddette) alle quali detti contrappunti
sotto di sé stessi sono replicabili.
3. Gli altri 15 numeri posti pure naturalmente nel mezzo di essa,
nell'ordine di dette repliche, ma al contrario, procedendo
dall'unità, che sta nelle caselle di mezzo, verso mano dritta, e
verso mano sinistra, denotano le consonanze e dissonanze, alle quali
devono corrispondere le consonanze e dissonanze, che servono a fare
il conta punto principale sopra il soggetto.
4. Gli altri 15 primi numeri, posti naturalmente (ma al riverso)
nell'ordine inferiore di detta tavola, sebbene basterà il predetto
ordine superiore, manifestano chiaramente le consonanze e
dissonanze, delle quali deve formarsi ciascun contrappunto, o farsi
sotto qualsivoglia soggetto, secondo le qualità delle consonanze e
dissonanze, contenute nell'ordine delle repliche, alle quali i detti
contrappunti sopra di se stessi sono replicabili.
5. E finalmente gli altri 15 numeri, posti come di sopra, (punto 3)
nel mezzo di detta tavola, nell'ordine delle repliche, denotano le
consonanze E dissonanze, alle quali devono corrispondere le
consonanze e dissonanze che servono a fare il contrappunto
principale sotto il soggetto.
* E insomma, tutti i numeri di tutta detta tavola insieme, servono
per conoscere di quali consonanze e dissonanze si componga il primo
e principale contrappunto e quali riescono in tutte le dette
repliche, tutte le consonanze e dissonanze che si possono porre in
tutte le parti principali del contrappunto, fatto con le dette
osservazioni, senza trarre alcuna prova in cartella, in questo
modo.
* Essendosi posta la terza (per esempio) in dette parti principali e
volendo trasportare o replicare la parte superiore una quarta sotto,
si guardi nella casella del numero ternario dell'ordine dei numeri
naturali, posti sopra la detta tavola, procedendo da mano sinistra
alla destra e si discenda per le sue caselle, fino a quella che
corrisponde alla quarta, posta nell'ordine dei numeri naturali,
posti a mano sinistra all'ingiù, ivi si dimostra quale riesce la
terza, con l'altra o le altre parti in tale trasposizione, cioè che
riesce una seconda e perciò non è buona ne vi si deve usare. Ed
essendovi posta la sesta, si cerchi allo stesso modo e si troverà
che riesce una terza e perciò è buona e si può usare in fare il
contrappunto principale.
* E volendo si far la prova della parte inferiore trasportandosi
alla quarta sopra, si farà nell'istesso modo, con i medesimi numeri
degli stessi ordini ovvero con i numeri naturali (che riesce lo
stesso) posti sotto la stessa tavola, procedendo da mano destra alla
sinistra e con gli altri naturali, posti a mano destra all'insù
cercando poi dentro la tavola quello che si brama e infallibilmente
si troverà, non solo nel suddetto, ma in ogni altro caso, che vorrà,
buono e cattivo nelle consonanze e dissonanze, quali hanno presso di
sé alla sinistra e alla destra, le loro risoluzioni vi si faccia
buon studio per intenderla bene e porre in pratica perché servirà in
mille occasioni massimamente in materia di contrappunti, canoni,
trasposizioni e mutazioni di voci o parti come a suo luogo si dirà.
* Punto quinto ed ultimo si deve notare che in questa tavola ci
contengono 12 generi o specie o sorti di detti contrappunti
obbligati e doppi.
* Il primo è alla 3ª, il secondo alla 4ª, il terzo alla 5ª, il
quarto alla 6ª, il quinto è alla 7ª, il sesto all'8ª, il settimo
alla 10ª, l'ottavo alla 11º, il nono alla 12ª, il decimo alla 13ª,
l'Undecimo alla 14ª, E il duodecimo alla 15ª, i quali saranno qui
appresso tutti dichiarati, secondo che si dimostra nella
infrascritta tavola.
* Tavola d’oro per fare tutti i contrappunti e canoni doppi, sopra e
sotto qualsivoglia soggetto.