Lavori in corso
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Contrappunti sopra i Bassi Ostinati

Amo considerare il Basso Ostinato come una variante didattica-compositiva al Tenor di Canto Fermo.
D'altronde nessuno dei due è nato come tale, ma alla fine hanno, ambedue, avuto una carriera didattica fertilissima e piena di risultati che storicamente hanno segnato un'epoca, dando continuità produttiva che va dal primo Rinascimento al tardo barocco, o addirittura al periodo del classicismo (pensiamo alle splendide variazioni per orchestra, sulla Follia, di A.Salieri)


Elenco dei Bassi Ostinati che prenderemo in esame, alcuni di questi erano più in uso nei secoli XVI-XVII ed altri più celebrati nel XVIII sec.
  1. Passacaglia (diverse tipologie)
  2. Bergamasca
  3. Ruggiero
  4. Aria di Firenze(Aria del Gran Duca)
  5. Tenor di Napoli
  6. Romanesca
  7. Monaca
  8. Greensleeves
  9. Italian Ground
  10. Ciaccona (diverse tipologie)
  11. Follia (diverse tipologie)


Come si contrappuntano i Bassi Ostinati?
Chi possiede già una tecnica contrappuntistica appropriata (storica) e sufficientemente idonea, potrà fare uso di tutte quelle ricercatezze che ha appreso nello studio effettuato sui Tenores, facendo tuttavia attenzione ad alcune cosette:
  1. Si badi, in una prima fase, di contrappuntare senza uscire dalla numerica prescritta, a meno che, con l'esperienza non si impari a cercare armonie alternative (che bisogna, sempre e comunque denunciare numericamente, scrivendole sopra o sotto la nota del basso), ma la cosa è tutt'altro che facile. Le incongruenze tra contrappunti e numeriche sono fonte di sgradevolissime esperienze che disgustano l'ascoltatore in modo grave.
  2. Si contrappunti il Basso con "partite" omogenee usando, specialmente per quelli di uso più tardo (del secolo XVIII) la tecnica dei cosiddetti "Obblighi", vale a dire che ogni "tornata" di Basso deve essere coerente all'assunto iniziale del giro stesso. Prendendo un assunto melodico o ritmico è opportuno portarli sino in fondo al Basso e, nel caso di Bassi molto corti (Passacaglia senza codetta) ripetere l'assunto per almeno due volte, anche se la seconda volta si può andare in direzione contraria alla prima. Questo precetto è importantissimo ed uscirne richiede enorme senso di responsabilità, venendosi a perdere il controllo del fluire del materiale contrappuntistico e rischiando di fare 30 partite indistinguibili l'una dall'altra.
  3. Conviene sfornare le idee musicali senza preoccuparsi del loro ordine di esecuzione, riservandosi, in un secondo tempo, di riordinarle, farne una scelta e dar loro un ordine "strategico" che va in genere ad ondate progredenti dalla più semplice alla più complessa e di nuovo alla più semplice ecc.…
  4. Si cominci producendo idee ritmiche semplici che potranno avere una direzione melodica diversa e si arrivi ai maggiori virtuosismi di cui si è capaci col proprio strumento. Chi sa suonare bene troverà grande vantaggio sugli altri, avendo già maturato i passaggi più idonei al suo strumento che vedrà di realizzare nel contesto armonico del Basso in corso di elaborazione.
  5. Basta apporre una linea strumentale sola al basso, per avere una serie di partite per strumento solo e B.C.
  6. Ci sono tre modi, in generale, per fare questo tipo di componimento:
  1.  I Bassi Ostinati possono essere introdotti qua e là anche nelle composizioni libere essendo in pratica una sequenza armonica privilegiata che evoca, da sola, una sua sfera emotiva.
  2. Nel passato, questi componimenti erano una sorta di biglietto da visita di quasi tutti i compositori, che, soprattutto in area italiana, amavano chiudere le raccolte editoriali delle loro composizioni strumentali con una serie di partite sopra un Basso Ostinato.


Passacaglia
Venendo subito al sodo e stendere il risultato di anni di studio e sperimentazione sul campo, andiamo immediatamente a mettere le mani in pasta, semplicemente considerando il Basso Ostinato, semplicemente come una specie di Tenor a cui si applicano basilarmente consonanze e dissonanze fisse ed oggettive, sulla base della tradizione, spesso di origine popolare, di quella melodia collocata comunque e sempre al basso e non ovunque come accadeva col Tenor.

In questa prima fase di studio, ci limiteremo a comporre diverse partite sui B.O. elencati sopra, fermandoci all'utilizzo di un solo strumento melodico e quindi di una sola linea strumentale, preferibilmente da eseguirsi con lo strumento che voi studiate o suonate abitualmente.

Il Basso Ostinato più semplice è probabilmente la Passacaglia, che nella sua forma più elementare è  fatta di quattro solo note dello stesso valore. Passacaglia.png
E questo ci porta ragionevolmente a considerare che un assunto da ripetere ostinatamente dovrebbe essere tanto breve da diventare petulante e fastidioso, la soluzione potrebbe essere quella di:

La numerazione del Continuo ci aiuta quindi a selezionare quali consonanze o dissonanze chiede la sua versione basica, tenendo presente che, nello sviluppo di diverse partite, si può genericamente collocare alcune varianti armoniche con cui ravvivare l’attenzione degli ascoltanti. Le varianti più semplici potrebbero essere l'aggiunta o eliminazione di ritardi

Va detto anche che si possono utilizzare interessanti varianti a questa Passacaglia basica, ma di queste varianti parleremo a suo tempo.

Come abbiamo visto precedentemente, la composizione sui B.O. deve essere prevalentemente composta da Obblighi (ossia da frasi ripetute con piccole varianti di adattamento al Basso). Inoltre, in alcuni di questi casi, essendo il B.O. molto corto, vale la pena di estendere l'obbligo per due tornate di Basso (A e B), naturalmente con qualche sviluppo di posizione che ne differenzi le due ripetizioni.
Esempio:

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Nella mia "Selva di vari precetti", alla appendice musicale (V) si possono osservare alcuni esempi di sviluppo.

Bergamasca

Questo ballo, in voga nel sec.XVII, è delle stesse dimensioni e formato della Passacaglia quindi richiede lo stesso trattamento  tematico contrappuntistico, come si può vedere dall'esempio che pongo qui sotto.
Quando il B.O. non ha numeri significa ovviamente che le note sono tutte armonizzate con 3/5

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Nella mia "Selva di vari precetti", alla appendice musicale (V) si possono osservare alcuni esempi di sviluppo.

Ruggiero

Ancora un Basso Ostinato comune e celebrato dai migliori musicisti del XVII secolo. Il contrappunto iniziale (A) è opera di uno sconosciuto maestro di ballo del tempo e la prima variazione (B) è stata composta sull'obbligo rimico della Zoppa. Lo studente può continuare immettendo i vari obblighi da lui frequentati nello studio del contrappunto, oltre ad introdurre, ad uso di Obbligo, frasi celebri di vari autori e sue invenzioni personali.

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Nella mia "Selva di vari precetti", alla appendice musicale (V) si possono osservare alcuni esempi di sviluppo.

Aria di Firenze


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Nella mia "Selva di vari precetti", alla appendice musicale (V) si possono osservare alcuni esempi di sviluppo.

Tenor di Napoli

Questo Tenor, benché sia piuttosto sviluppato come numero di battute, cade pur sempre sotto l'uso rinascimentale-promo barocco, che ancora prediligeva la ricerca del contrappunto libero, senza essere troppo ligio al concetto più tardo che, nel secolo successivo faceva uso massiccio e quasi continuo degli Obblighi, spesso virtuosistici, a sfavore di una maggiore varietà inventiva. Come nei B.O.precedenti, la frase (A) rappresenta il tema originario e la parte (B) uno svolgimento esemplificativo.


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Nella mia "Selva di vari precetti", alla appendice musicale (V) si possono osservare alcuni esempi di sviluppo.

Romanesca
Un tenor dolce e tenero, il suo carattere è differente da tutti gli altri. Ne hanno scritto Partite, Arie e Sonate, G.Frescobaldi, S.Rossi, B.Marini, P.Quagliati ed altri illustri compositori del XVII sec.


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Nella mia "Selva di vari precetti", alla appendice musicale (V) si possono osservare alcuni esempi di sviluppo.