Nono canone "STBA"
come usare la consonanza di sesta, comunemente proibita
Quando, in una composizione, in due parti, l'inversione dell'uno contro l'altro è alla distanza di una Dodicesima o di una Quinta, viene chiamato: doppio Contrappunto alla dodicesima o alla quinta.
Il contrappunto detto alla 12°, si fa in questo modo:
Si proibiscono
Si concedono
* la 6, la 13, la 15,
* la 2 risoluta in unisono,
* la 7 risoluta in sesta,
* la 9 risoluta in ottava,
* la 14 risoluta in 13
* l’unisono, la 3, la 5, la 8, la 10, la 12
* La 2 e la 4 risolute in Terza
* La 9 e la 11 risolute in Decima
Tavola numerica
che rivela la trasformazione degli intervalli creati (consonanze e
dissonanze) se sottoposti alla inversione alla dodicesima
Inversione alla dodicesima SOTTO visto dall'alto in basso e Inversione alla dodicesima SOPRA visto dal basso all'alto
Inoltre, in base a questa tavola numerica, se ne deve dedurre che qualsiasi inversione delle parti, rispettando le regole che governano questo contrappunto, produce un corretto rapporto di consonanze e dissonanze diverse nella inversione dalla prima esposizione, ma ugualmente corrette dal punto di vista contrappuntistico. (basta che la somma dei due numeri risulti 13)
Rimane da dire che le colonne verdi mantengono la consonanza anche in inversione e le altre creano qualche dissonanza e quindi i bicordi che si creano vanno trattati secondo le regole delle dissonanze e legate in precedenza.
Vedremo in seguito le conseguenze pratiche di ciò.
Passo invertibile alla dodicesima
(Stesso passo invertito in ragione della numerica propria del contrappunto doppio alla dodicesima)
* es. un intervallo di unisono diventa dodicesima quando uno dei due suoni viene trasportato una dodicesima sotto 1/12 * es. una ottava diventa una quinta quando il suono acuto viene trasportato una dodicesima sotto * es. un intervallo di quinta diventa una ottava quando il suono grave viene trasportato una dodicesima sopra * es. una decima diventa una terza quando il suono grave viene trasportato una dodicesima sopra
Alcuni esempi di Inversione di un passo originale
Il primo canone a quattro voci che prenderemo in esame, sarà privo di dissonanze e di sole 9 battute, Il soggetto, la cui stesura si posiziona nel udicesimo tono trasportato per bemolle, sarà la guida, al Soprano di tre conseguenti: Tenore (all'ottava sotto della guida), Alto (alla quinta sopra del Tenore) e Basso (all'ottava sotto dell'Alto). La stesura della guida, nella versione "Chiusa" del Canone esprime con chiarezza i punti di attacco dei conseguenti (.S.) e della lettera relativa all'attacco della voce (SATB). Il punto di fermata delle quattro voci è indicato con il punto coronato, inteso che il primo ad attaccare (la guida) fermerà nell'ultima corona, il Tenore nella penultima, l'Alto nella terzultima ed il Basso nella quartultima.
La tecnica di composizione è basicamente questa:
comporre un incipit libero di una
o più battute con la guida (in questo caso di una battuta)
batt.166
ricopiare questo incipit nella
voce del tenore, una ottava sotto. batt.167
sopra la voce del tenore,
continuare col soprano contrappuntando
secondo le regole che permettono il contrappunto doppio alla
dodicesima
(vedi sopra)col Tenore. batt.167
ricopiare il prodotto del punto 3
nella parte del Tenore .batt.168
ricopiare le due battute del
tenore alla quinta sopra nella voce del'Alto. Batt.168 e 169
Il Soprano potrà continuare
a contrappuntare il Tenore (sino alla fine del brano) con
osservazione
alle regole del doppio alla dodicesima, osservando che l'Alto
non entri
in collisione con la nuova battuta che si compone, ma senza
osservazione al reciproca col doppio alla 12. Batt 168
Ricopiare la nuova battuta
del Soprano (168) nella parte del Tenore (169) e (sempre alla
ottava
sotto)
Ora potremo completare
tutte le entrate copiando le battute (168 e 169) dell'Alto alla
parte
del Basso una ottava sotto.
La voce di Soprano potrà
ora contrappuntare, con la medesima obbligazione alla 12° col
Tenore
(batt.169) ed osservare la sottostante battuta all'Alto ed al
Basso
senza le osservazioni che si avranno col Tenore, ma col
contrappunto
semplice.
Le voci dell'Alto e del
Basso saranno sempre ricopiate dalle voci precedenti ed andranno
sempre
bene.
Dalla battuta 170 in poi si
proseguirà nello stesso ordine, contrappuntando il Soprano sopra
la
Tenore e ricopiandolo correttamente sulle altre parti nel modo
descritto sopra.
I numeri sotto la guida denunciano le
consonanze che occorrono
nei confronti del Tenore.
Il
finale, con
cadenza verrà
descritto in seguito, con la esposizione di moduli cadenzali
applicabili secondo l'occasione.
L'ascolto
diretto potrà chiarire i dubbi residui.
Rimane evidente che la natura di questo tipo di canone alla dodicesima si avvale della regola numerica di ottava sotto e quinta sopra, ovvero:
5
8
Schema
della
cadenza perfetta, preparata ed incorporata nel canone stesso.
La guida
procede collocando un passo melodico che va dal 1° al 4° grado del
tono(che una volta al Basso diventeranno 5° 1°)
Prosegue
collocando il 5° e 6°, che nell'Alto diventeranno 2° e terzo
Il resto (qui
illustrato dalle pause) del Soprano, sarà di facile e libera
collocazione.
Nell'esempio che segue, si ripropone il canone mettendo in evidenza, battuta per battuta, il percorso della Cadenza preparata con 4 battute di antecedenza.
A= proposto dal
Soprano guida,
B= del Soprano
assieme ad A del Tenore una ottava sotto
C= del Soprano
assieme a B del Tenore e ad A dell'Alto una quinta sopra la A del
Tenore
D= del Soprano
assieme a C del Tenore, al B dell'Alto ed all'A del Basso una
ottava
sotto all'A dell'Alto
Il
Canone n.1, di cui sopra, era del tipo (che io definisco)
ascendente,
in quanto porta naturalmente, causa la risposta alla quinta sopra,
ad
incrementare la tonalità iniziale di un grado ascendente del
circolo
delle quinte, ovvero alla aggiunta di un # ovvero alla
eliminazione di
un bemolle.
Ciò avviene
naturalmente quando si utilizza la modalità 5/8, ovvero
conuna risposta alla ottava sotto ed una alla quinta sopra,
mentre, la
numerica opposta 8/5, che sottintende una risposta alla ottava
sopra ed
una alla quinta sotto, conduce naturalmente alla acquisizione
graduale
di un bemolle ovvero alla perdita di un #.
Questo avviene
tecnicamente, causa la tendenza della risposta alla quinta sopra o
sotto, di mantenere gli stessi intervalli di tono/semitono
identici
alla guida e questo impone alla quinta sopra di addizionate un #
ed
alla quinta sotto di sottrarre un # ovvero di addizionare un
bemolle se
il tono iniziale fosse senza alterazioni in chiave (per natura). Vediamo quindi, col prossimo Canone n.2 come
si
conduce un canone
"discendente" in cui la quinta fosse in grave e non più in acuto.
Similarmente
alla esposizione della guida del canone 1, possiamo
osservare, nella versione chiamata "canone chiuso", la distanza
regolare delle entrate e delle relative voci TSBA.
Le modalità
operative correlate alla sua costruzione sono identiche al
precedente,
considerando comunque le opposte posizioni delle diverse entrate.
Il
rapporto di consonanze ed eventuali dissonanze legate (ancora
non appaiono e se ne parlerà più avanti) rimane sempre
tra le due voci iniziali, ovvero (in questo caso) tra Tenore e
Soprano.
Rimane sempre esclusa la consonanza di sesta, se non nel finale,
dove
il Tenore non vedrà la inversione della sua voce e le voci in
quinta
sotto potranno addizionare un bemolle (con molta parsimonia) per
garantire, quando si ritenesse necessario, una maggiore aderenza
melodica con la voce proponente.
Come nel
precedente canone, potrete seguire la audizione simulata
attraverso la
partitura chiamata "canone aperto"
Rimane evidente che la natura di questo tipo di canone alla dodicesima si avvale della regola numerica di ottava sopra e quinta sotto, ovvero:
8
5
Vediamo ora lo
schema della
cadenza perfetta, preparata ed incorporata nel canone stesso.
La guida
procede collocando un passo melodico che va dal 6° al 7° grado del
tono (che una volta all'Alto diventeranno 2° 3°)
Prosegue
collocando il 2° e 5°, che nel Basso diventeranno 5° e 1°
Il resto (C e
D) del Tenore, sarà opzionale e determinato dalle opportunità che
il
contesto potrà offrire.
Nello spezzone di partitura che segue, si ripropone il finale del canone n.2 mettendo in evidenza, battuta per battuta, il percorso della Cadenza preparata delle 8 battute finali.
Questi
canoni possono essere
presentati, sia in versione originale, sia riversi per contrario. Molteplici
sono gli schemi adottabili per ottenere il riverso della scala
musicale
adottata, ma uno solo permette il riverso contrario, quello che
mantiene gli stessi intervalli di tono/semitono, si tratta della
inversione dell'esacordo in questa maniera:
UT
RE
MI
FA
SOL
LA
LA
SOL
FA
MI
RE
UT
laddove
il semitono
MI/FA, diventa naturalmente FA/MI
Questo lo si
ottiene anche leggendo il libro sotto-sopra, in cui il
Soprano
diventa Basso,
Il Basso
diventa Soprano,
il
Contralto diventa Tenopre ed
il Tenore
diventa Contralto.
Il riverso si
ottiene trasformando la scala musicale
si faccia
uso comune delle consonanze di 3º-5º-8º,
si eviti
qualsiasi dissonanza legata di 2º 4º, 7º, e replicate
Audio
riverso per contrario del canone n.2
Versione aperta
Si sarà notato
che il riverso di un canone trasforma un canone discendente 8/5 in
ascendente 5/8 e viceversa.