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Nel cominciare una composizione si entri con la parte (voce) che faccia più comodo, si abbia solo lavvertenza di non entrare in seconda, in settima o nona, eccetto che nella seconda sezione di un brano, nella quale è consentito di entrare anche in dissonanza. Sebbene si possa cominciare su qualsiasi corda, le più indicate sono senza dubbio quelle estreme della Diapente e della Diatessaron del tono delezione, questo favorirà lattacco delle varie voci. Si avverta anche di non cominciare con voci troppo acute o troppo gravi, in relazione alla parte che canta, perché questo sarà di poco gradimento agli ascoltanti. |
A differenza delle composizioni a 4 voci, in quelle a 5,6 e più voci, non si possono fare intendere assieme le parole, perché ne nascono alcune incomodità per le quali converrà far pausare ora l'una ora l'altra voce, fare unisono o ottava, ora con l'una ora con un'altra parte, facendo grande attenzione a non creare due unisoni o ottave parallele. Quando le composizioni saranno più di 6 voci, si consentirà che le parti di mezzo vadano di quarta in quinta ed altri passaggi di solito da evitare.
Componendo a due cori, si farà in modo che quando il primo coro avrà finito, il secondo attacchi sulla seconda parte della nota finale del primo, ponendo le proprie voci in ottava o unisono con quelle del primo. Se non si farà questo, non solo sarà pessimo da sentire, ma anche difficile da cantare. |